giovedì 25 agosto 2011

Revisione storica delle classificazioni dei linfomi non-Hodgkib

La classificazione dei linfomi non-Hodgkin è tra le piu' complesse e controverse situazioni anche a causa della diversa terminologia, non sempre comparabile, adottata da altri autori. Per migliorare l'interpretazione concettuale dei linfomi, è senz'altro utile una breve valutazione storica delle varie proposte classificative.
All'inizio della storica ricerca i patologi caratterizzarono morfologicamente la malattia di Hodgkin con la presenza di grandi cellule bizzarre, dette cellule di Reed-Sternberg in onore di due studiosi che le avevano descritte per la prima volta . Quando non si riscontravano cellule di Reed-Sternberg, la neoformazione veniva interpretata come diversa dalla malattia di Hodgkin e la sua classificazione si basava sulle dimensioni delle cellule proliferanti. I linfomi non Hodgkin, costituiti da cellule di piccole dimensioni venivano designati come " linfosarcomi", mentre i linfomi non-Hdgkin costituiti da cellule voluminose erano considerati come " reticolosarcomi"
Negli anni '70 in seguito alla classificazione proposte da Lukes e Collins negli USA fu riconosciutonel quadro nodularedei linfomi l'istogenesi dagli elementicellulari dei centri follicolari linfonodali.
Lukes e Collins rifacendosi alla normale sequenza maturativa degli elementi presenti nel centro generativo di un follicolo secondario linfonodale, introdussero nuovi criteri morfofunzionale e proposero di definire i linfomi non.Hodgkin nodulari come linfomi follicolari distinguendovi:1) le cellule centrofollicolari come nuclei incisi " cleaved" detti centrociti secondo Lennert;2) le cellule centrofollicolari con nuclei non incisi " non-cleaved" centroblasi secondo Lennert .
Oltre a queste neoplasie sicuramente derivanti dalle cellule B-centrofollicolari, i due autori identificarono i linfociti B extrafollicolari , linfomi a piccoli linfociti, linfomi a linfociti plasmacitoidi, sarcoma immunoblastiche B, e i linfociti T in micosi fungoide della sindrome di Sèzary , sarcoma immunoblastico T, linfoma T a linfociti convoluti .
Questa classificazione tuttavia ampiamente utilizzata dai clinici non è tuttavia basata su un fondamentale biologico coerente , come quello istologico, poichè alcune entità biologiche e morfologiche sono state raggruppate o, al contrario, suddivise arbitrariamente.

Federico Cesareo