mercoledì 12 aprile 2023

Rassegnazione, di Federico Cesareo [Poesia] ::

Rassegnazione Plana il Dolor come sparvier dal monte che nell'aere volteggia ad osservar la preda intento. Acuto e' l'occhio suo di sangue colorito e scruta ed il cerchio stringe e poi rallenta e ancor alto si eleva onde sferrar l'attacco. A che giova fuggir se giu' al deserto non anfratto ritrovi ove parar te stesso. E ancor lottar non giova che con l'artiglio suo strazio Ei farebbe delle ferite inferte. Meglio adunque esser pronti il petto ed il cuore ad offrir al crudel rostro perche' piu' incruento e lesto possa il soccomber tuo sopravvenire. Arma tua sola e' la speranza che il brando suo mortal colpo non sferri e che egli deluso da tenzon mancata ritorni disprezzandoti al suo dirupo. E solo allor puoi dir che sulla Morte hai vinto. Federico Cesareo

Tutto e' determinato nello Spazio)

Nel Giulio Cesare di Shakespeare , Cassio dice a Bruto:"Gli uomini, ad un certo momento sono padroni dei loro destini" Questo pero' nella realta', con la ricerca che si fa' nello spazio che e' determinata e preordinata non appaga.Nel passato si asseriva che la preordinazione dello spazio universale era dovuto a Dio che e' onnipotente e fuori dal tempo, e percio Lui sapeva cosa sarebbe accaduto. Come potremmo noi quindi avere un libero arbitrio, una volonta' libera? E se non avessimo questo libero arbitrio come potremmo essere responsabili delle proprie azioni? Mi verrebbe a tal punto da dire che non sarebbe colpa nostra se fossimo preordinati a rubare una casa o una banca, e quindi responsabili delle nostre azioni? E a questo punto perche' puniti delle proprie azioni? Non puo' essere colpa nostra se siamo stati preordinati a rapinare una banca. Perche' allora dovremmo essere puniti per averlo fatto?. Oggi la nostra vita si fonda tutto sul determinismo della nostra scienza. Pare che tutto quello che accade in noi esseri umani e nello spazio universale che si sviluppa nel tempo, sia governato da leggi ben definite. La nostra ricerca nel futuro di deve avallare sulla possibilita di capire cosa accade in tutte le situazioni nostre tranne quelle piu' estreme. Il punto fondamentale e' che deve esistere un insiee di leggi dalle quali e' determinata completamente l'evoluzione dell'universo a partire dal suo stato iniziale. Queste sarebbero leggi ordinate dal nostro Dio. che pero' non vuol interferire mai con esse. Ogni cosa che noi scoprissimo nell'Universo sarebbe stata determinata da un'evoluzione delle leggi fisiche della scienza e renderebbe difficile capire come noi esseri umani potremmo essere padroni del nostro destino. L'idea che esista una apposita teoria uiversale che apporti a quello che noi vediamo nello spazio, solleva molte difficota'.. A questo punto tutto cio' che ci succede nella buona o cattiva azione nostra, era gia predispsto dalle leggi dello spazio e non siamo noi i liberi fautori dell'accaduto. Ma se tutto fosse determinatodalle leggi della scienza, il nostro libero arbitrio dovrebbe essere una nostra infausta illusione. E se non avessimo il libero arbitrio, su che cosa si fonderebbe la responsabilita' delle ostra azioni?. Noi nonpuniamo chi fa' azioni negative seza itendere o volere perche' quindi incapaci. Ma se tutti fossimo determinati da una teoria unica uniersale nessuno di noi potrebbe non fare cio ' che fa e perche" allora nessuno dinoi dovrebbe essere considerata responsabile di fare cio' che fa'?

lunedì 13 febbraio 2023

A Dio, nostro Padre, di Federico Cesareo [Poesia] ::

Gli amanti della vita misura il tempo col desiderio. La baruffa degli amanti sono amor raddoppiato. Sono figli dell'amore uno con nome di bonta' l'altro pazienza e la dolcezza figli dell'amore. Le grandi anime hanno volontà adaspettar con pazienza che lenisce molti dolori del genere umano. Il rispetto bacia i cuori, l'amicizia la guancia per vestirsi di umilta' recondita. O virtù dei nostri cuori che arrechi amor di si possente ardor a chi di noi merita. Andar per un viaggio solitario nell'ombra degli allori tranquilli, mentre il Sole è lontano e impallidisce diffondendo l'ultimo bagliore d'addio alle cose che si addormentano sentiamo una voce ignota favellarci il cuore di sentimenti alti e di dolci memorie. Una grande malinconia esalta questa solitudine del vespro che declina in saggezza estrema. Amatevi, curatevi e studiatevi fino all'infinito ma non giurate negligenze alcune per rimediar all'alba di ogni essere vivente il cuor al primo Sole che con un raggio ci illumini e riscaldi.

L’attimo, di Federico Cesareo [Poesia] :: LaRecherche.it

Prendi di un giorno l'attimo che fugge! Il tempo corre; il tempo è cattivo e porta via con se' la tua felicita'. Non inseguire il tempo; è troppo piu' veloce di te e non lo raggiungeresti mai. Prendi l'istante travolto dal suo turbine e fallo tuo; non fartelo portare via Il tempo è crudele non te lo renderebbe mai ma ti lascerebbe solo l'amarezza. Federico Cesareo

mercoledì 1 febbraio 2023

Sirena dello scoglioa

Sirena dello scoglio Un giorno per distrarmi camminavo in riva al mare un di' di Primavera ero un po triste e solitario andavo per l'aria frizzantina della sera. A piedi nudi libera la mente onde la pace amica pregustare e dentro mi sentivo stranamente un grande desiderio di sognare. E giunto della spiaggia a limitare la' dove cominciavano gli scogli deciso un poco di sostare m'inerpicai sopra quei sassi spogli. Il mare li lambiva dolcemente siccome la carezza di una amante per poi ritrarsi molto lentamente a ricomporre un'onda che avea infrante. Un suono ne emetteva il movimento dell'acqua che si andava e ritornava un suono che d'amor parea lamento e il mio desio pian piano liberava. Sommesso allora accompagnai quel canto mentre che in petto mi si stringeva il core e gli occhi s'imperlavano nel pianto di chi ne fu tradito nell'amore M'accorsi allor che in sogno rivivevo un giorno di un passato ormai lontano quando stretta al mio cuore le dicevo t'amero' sempre sussurrando piano. Quelle parole dolci ed appassionate che io le donai con vero sentimento lei le avea perse ed io le ho ritrovate sotto quei sassi , le avea nascoste il vento Federico Cesareo